venerdì 25 gennaio 2013

I biscoti di Natale 2012 - petit beurre alle spezie

La foto qui sopra è abbazanza bruttina e soprattutto "riassuntiva": quelli qui ritratti sono ciò che è rimasto della produzione natalizia di tanti biscotti, tra cui i 2 tipi in foto. In primo piano sono biscotti alle mandorle (la cui ricetta devo ancora ri-recuperare per raccontarvela), quelli dietro sono invece i protagonisti di questo post, i petit-beurre alle spezie e li ho fatti seguendo la ricetta del libro di cui ho parlato qualche giorno fa.

Dose per 50 biscotti
ü  490 gr di farina
ü  200 gr di zucchero
ü  200 gr di burro salato
ü  12,5 cl d’acqua
ü  2 g di sale
ü  1 bustina di lievito per dolci
ü  1 cucchiaio di spezie miste (cannella, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo)

Riunire in un pentolino lo zucchero, il burro, l’acqua e il sale. Portare a bollore su fiamma bassa. Quando il burro sarà fuso, spegnere il fuoco e lasciare riposare per 20 minuti rigirando spesso.
Incorporare le spezie e il lievito alla farina ed aggiungere il composto liquido (ormai freddo).

Lavorare il composto con un cucchiaio di legno e poi con le mani per ottenere un impasto omogeneo, compatto, ma piuttosto molle.

Avvolgere l’impasto nella pellicola per alimenti e riporlo in frigorifero per almeno 3 ore.
Stendere l’impasto in una sfoglia sottile e ritagliare i biscotti.

Disporli su una teglia e cuocerli per 12 minuti a 180° circa.

Il procedimento sembra un po' complicato, ma in verità non lo è: sono stati tra i più semplici da preparare tra quelli fatti per Natale.
L'impasto si stende molto facilmente e non attacca (che disastro invece stendere gli impasti al miele!).
Si conservano davvero a lungo, da bravi biscotti secchi.
Ho già in casa il materiale per sperimentare altri petit-beurre dal ricettario!!!

mercoledì 23 gennaio 2013

LUSSEKATTER

Sono delle brioche norvegesi che si preparano per la colazione del giorno di Santa Lucia (le ho conosciute in una trasmissione condotta da Csaba). Viste in televisione, confrontate diverse ricette in internet ed ecco cosa ho creato, fotografato e divorato in pochi giorni.

Ingredienti:
500 gr di farina 00
200 mL di latte (circa)
25 gr di lievito di birra
un pizzico di sale
100 gr di burro
100 gr di zucchero
2 bustine di zafferano
uvetta sultanina fatta rinvenire in acqua o liquore
1 tuorlo per decorazione

Scioglier il burro su fuoco, dolcemente e raffreddare a temperatura ambiente.
Impastare a mano o con l'aiuto di un impastatore farina, sale, burro, zucchero ed il latte in cui si è stemperato il lievito di birra ( la dose di latte è un'indicazione di massima, quindi consiglio di sciogliere il lievito in 50 ml di latte e di aggiungere la restante quantità gradualmente). Aggiungere lo zafferano sciolto in una piccola quantità di latte. Impastare a lungo per ottenere un panetto che si stacca dalle pareti della ciotola dell'impastatore. Lievitare in luogo caldo per 2-3 ore ( l'impasto deve raddoppiare di volume).
Dividere l'impasto in 12/15 porzioni di uguale dimensione, formare una striscia cilindrica con cui formerete delle brioche ad S e/o a chiocciola. Decorare con uvetta. Lievitare su una placca da forno ancora per 40/45 minuti.
Spennellare con tuorlo d'uovo ed infornare a 200 °C per 20-25 minuti (la cottura dipende dalle dimensioni delle brioche e dal tipo di forno)





martedì 22 gennaio 2013

Polpettone alla mortadella

Mi piacciono molto i polpettoni, sarà il divertimento di pastrocchiare nell'impasto con le mani!
Questo è diverso dai soliti che ho imparato a fare da mia madre.
Ho trovato la ricetta in una rivista acquistata al supermercato, ma ho dovuto modificarla non tanto per velleità mie (questa volta almeno!), piuttosto perché la ricetta prevedeva uno sproposito di uova rispetto a quante ne servivano per impastare... se avessi seguito gli ingredienti alla lettera, avrei fatto una frittata!

Ingredienti:

- 100 gr di pane grattugiato
- 150 gr di parmigiano reggiano grattugiato
- 60 gr di mortadella
- 2 uova
- brodo di carne
- un ciuffo di prezzemolo
- uno spicchio di aglio

La preparazione è molto semplice.
Tritare la mortadella, il prezzemolo e l'aglio.
Unire tutti gli ingredienti e impastare fino ad avere un composto omogeneo.
Comporre il composto a forma di cilindro, avvolgerlo in uno straccio da cucina (una tela molto pulita, visto che la si sta usando per cucinare, ma di cui non si sentirà la mancanza nel caso si rovini usandola così. la mia mamma mi insegnava sempre di usare anche tessuti non tinti, se possibile. non si sa mai, potrebbero essere tossici).
Portare a bollore il brodo, immergervi il polpettone avvolto nella tela e lasciarlo cucinare in immersione per un'ora e mezza.
Finita la cottura, togliere dal brodo e scolare il polpettone, lasciarlo raffreddare prima di tagliarlo.

E' un piatto molto saporito che intendo servire accompagnato da purè di patate. Ci metterò sicuramente anche delle verdure di contorno, ma ancora non ho deciso quali. Sicuramente di stagione. Al momento ci vedrei bene dei carciofi...

venerdì 18 gennaio 2013

L'atelier Pétits-Beurre

A fine ottobre dell'anno scorso mi sono imbattuta in questa deliziosa scatola in libreria: contiene un libricino e la formina con timbro per fare i biscotti "petit-beurre matin", i famosi biscotti secchi, che io adoro e quindi non mi potevo far sfuggire l'acquisto.
E poi, diciamolo, quella formina viola... il mio colore preferito!

Il libro è ben fatto: le prime pagine sono dedicate alla spiegazione particolareggiata e piena di fotografie dimostrative per la preparazione della ricetta base; poi seguono una serie ricette alternative che danno la possibilità di avere biscotti dal sapore diverso, aggiungendo questo o quell'ingrediente ed infine ricette che usano i biscotti preparati come sandwick o in accompagnamento a piatti particolari.
Insomma, il libro costa sui 12 euro, non pochi per le dimensioni del libro, ma considerato che c'è anche la formina (non facile da trovare in giro con il timbro), tutto sommato la spesa la si può anche fare. E buona parte delle ricette le giudico assolutamente facili e affrontabili.

Ho inserito nella produzione natalizia di biscotti una ricetta presa proprio da questo libro: i petit-beurre alle spezie, di cui vi parlerò in un prossimo post.

giovedì 17 gennaio 2013

Oggi Spaetzle!

Una di queste sere mi sono fatta gli spaetzle! 
Primo tipico tirolese, da qualche anno è entrato a far parte dei miei menù invernali.
Questo inverno li sto facendo quasi sempre con la farina di segale, perché in casa ne ho abbastanza e sta invecchiando un po' troppo, così voglio finirla tutta prima della fine della stagione (è un cereale prettamente invernale, come l'orzo, perchè un po' più calorico di altri e poi adattissimo a piatti tipici della stagione).

Gli spaetzle questa volta li ho conditi con il radicchio.
Ho fatto imbiondire un paio di scalogni tagliati a fettine in poco olio di semi (allungato con acqua: piuttosto che fare soffritti, io tendo a "stufare" le verdure, perchè più digeribili. questa volta ho fatto una via di mezzo, un po' acqua, un po' olio), poi ho aggiunto il radicchio tagliato e cubetti di pancetta dolce e lasciato sulla fiamma bassissima finché non ho finito di preparare gli spaetzle.

La ricetta degli spaetzle che faccio io è questa:
- 200 gr di farina di segale
- 50 gr di farina 
- 2 uova
- latte quanto basta per creare un impasto un po' molle, ma non troppo.

A volte sostituisco le farine, miscelando kamut, farro, grano saraceno (in quest'ultimo caso, metto circa 100 gr di farina di grano saraceno e 150 gr di farina bianca) o altre farine che ho in casa.
Per kamut, farro o farina bianca, a volte non faccio miscele, perchè può bastare una sola farina. 
L'esecuzione dell'impasto è delle più banali, perchè basta miscelare gli ingredienti in una ciotola con una forchetta. La quantità di latte varia in funzione dell'assorbimento delle farine. L'impasto deve rimanere umido, un po' molle, ma non liquido.

Gli spaetzle si fanno direttamente sulla pentola con l'acqua bollente con l'apposito attrezzo. Io ho questo qui.
Si mette l'impasto nella vaschetta sopra la grattugia e lo si fa scivolare avanti e indietro sopra la pentola, facendo scendere gli spaetzle direttamente nell'acqua, mescolando di tanto in tanto. 
In mancanza, va bene anche uno schiacciapatate e conosco persone che li fanno anche con la forchetta.

Cuociono subito, quindi poco dopo aver finito di farli cadere, si possono recuperare con una forata o scolando nello scolapasta il tutto.

Poi, li faccio saltare nella padella in cui ho preparato il condimento, mescolando spaetzle e condimento perchè si miscelino ben bene, per qualche minuto.

Sono ottimi anche riscaldati il giorno dopo (la dose è decisamente tanta per una persona! ci mangio almeno 3 volte come piatto unico).

mercoledì 16 gennaio 2013

Dolce di Natale?

no, no...direi dolce per tutte le occasioni!!!!
Da tradizione, ogni anno per Natale provo una nuova ricetta dolce. Il 2011 è stata la volta delle Kanelbullar (le girelle alla cannella IKEA, tanto per intenderci) e per il 2012 ho deciso di cimentarmi con il kugelhopf (conosciuto, apprezzato e "sgolosato" durante la vacanza alsaziana di Novembre). Comprato lo stampo e munita di diversi ricettari alsaziani ho prodotto questo:




Soddisfatta? Direi di sì: soffice, non troppo dolce e buono in tutte le occasioni!
Sull'alzatina in vetro ci sono le "lussekatter", la ricetta al prossimo post!

Ingredienti KUGELHOPF:

500 gr di farina 00
125 gr di burro
3 uova medie
100 gr di zucchero
125 gr di uvetta
un pizzico di sale
25 gr di lievito di birra
latte
mandorle intere

Lavare l'uvetta e metterla in ammollo nel marsala ( si può usare anche brandy).
Versare nel recipiente della planetaria burro, zucchero e farina. Mescolare ottenendo un composto granuloso. Unire le uova ed infine il lievito di birra sciolto in poco latte tiepido.
Azionare nuovamente la planetaria e continuare a miscelare fino all'ottenimento di un impasto elastico che si staccherà facilmente dalle pareti del recipiente.
Coprire e lasciare in lievitazione per 3-4 ore (la massa duplicherà di volume).
Al temine di questa prima lievitazione, impastare il tutto incorporando l'uvetta scolata e leggermente infarinata.
Imburrare lo stampo da kugelhopf, in ogni scanalatura dello stampo disporre una mandorla e versare l'impasto (in questa fase bisogna essere delicati per non muovere le mandorle dal loro alloggiamento).
Seconda lievitazione di 4-5 ore ( la durata dipende da tanti fattori, tra cui umidità e temperatura).
Cuocere per circa 50 minuti a 180°C, coprire lo stampo con alluminio per i primi 30-40 minuti. Controllare la cottura con il classico stecchino di legno!.
Una volta cotto sfornare il dolce e lasciare raffreddare completamente.
Tradizione vuole che si deve gustare cosparso di zucchero a velo. Io lo ometto solo per mio gusto personale.

Bon appetit
Serena

venerdì 11 gennaio 2013

Torta di mele e kiwi


Ingredienti
  • 300 gr di farina
  • 200 gr di zucchero
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3/4 di un bicchiere di olio di semi
  • 2 mele
  • 2 kiwi
Questa torta l'ho rielaborata da una ricetta trovata gironzolando nel web che prevedeva, per la stessa quantità di frutta e uova, una quantità molto inferiore degli altri ingredienti, cosa che non mi piaceva, perchè io amo le torte con la frutta dentro, ben immersa, e non frutta con un po' di torta intorno ;-).

La mia frutta era molto piccola, così ho usato 3 meline e 4 o 5 kiwi davvero piccini.

Lavorare lo zucchero con le uova, aggiungere via via olio, farina e lievito setacciato nella farina.
Sbucciare e tagliare a pezzettini la frutta e aggiungerli al composto.
Versare il tutto in una teglia e cuocere a 180 gradi per 30-40 minuti.

Ne ho portato un quarto a mia madre e se l'è goduta ben bene. Io ci ho fatto colazione per diversi giorni e visto che ho ancora frutta in casa, mi sa che il prossimo week-end si farà il bis.

giovedì 10 gennaio 2013

Iniziamo presentandoci!

Eh, si, perché per fare le cose fatte bene, si deve iniziare dall'inizio. E in questo caso l'inizio è una bella presentazione di noi due e la spiegazione del perché di questo blog.

Mi chiamo Maria Elena, nel web e per molti amici già da tempo sono "meg" (fantasymeg è il nick che più spesso uso). Ho 42 anni e sono "single con gatti a carico", come amo definirmi velocemente quando qualcuno arriva alla fatidica domanda "ma tu, sei sposata, convivi, hai figli o cosa?". Ecco, la definizione più rapida è quella lì sopra, visto che da 11 anni vivo da sola e nel tempo la casa si è riempita di gatti, che al momento sono a quota 3, 1 maschio e 2 femmine, che occupano spazio e tempi in modo più che significativo attorno a me.
Vivendo sola, tendo a cucinare il minimo indispensabile, preferendo spesso la velocità alle preparazioni più laboriose, ma ciò non toglie che la cucina sia una zona della mia casa che amo frequentare tantissimo. E mi incuriosiscono le novità, cerco ricette in giro, le provo, le adatto ai miei gusti o alle esigenze del momento (o al contenuto di dispensa e frigo!).

L'altra compagna di viaggio è Serena, nel web "epomao". Lei ed io abbiamo tante cose in comune tra cui, citando ciò che già ho detto di me qui sopra, l'età e la condizione di "single con gatti a carico", solo che lei in casa ne ha 4 di felini: 3 micie ed un micio. Anzi, oltre ai gatti, Serena ha anche un pappagallo! Insomma, la sua casa è più popolata della mia, ecco!
Serena è latto-ovo vegetariana, il che significa che non mangia carne o pesce, ma tutto il resto si.
Anche lei, come me, ama sperimentare in cucina, cercando e provando novità tra web, libri e riviste. Sicuramente, parlando con Serena, ho notato che lei è molto più organizzata di me. Avendo fatto scelte particolari di alimentazione, arriva anche a prepararsi cose che io non immaginerei mai di poter fare in casa, come ad esempio il latte di soja o il tofu.

Ci siamo conosciute sul web per altre ragioni e con il tempo, dal mondo virtuale siamo passate alla conoscenza reale, trovandoci molto bene, chiacchierando tantissimo dal primo momento in cui ci incontriamo, fino a che non ci lasciamo per tornare ciascuna a casa propria.
Gli argomenti sono i più disparati, avendo davvero tante passioni in comune, ma sempre più spesso parliamo di cucina, compriamo insieme libri di ricette, ci consigliamo e condizioniamo a vicenda per questo o quell'attrezzo da cucina, ci diamo idee e spunti, passiamo ricette via email...
Insomma è sempre più un argomento condiviso da entrambe, così è nata l'idea di questo angoletto virtuale dove unire e rendere omogenee tante nostre chiacchierate fatte qui e lì, dal vivo o via email.

E poi chissà... magari altre amiche che spesso partecipano alle nostre chiacchierate (reali e virtuali) si uniranno a noi e così attorno a questi fornelli saremo un gruppetto più numeroso.

Per ora iniziamo questa avventura... poi vediamo dove ci porterà.