martedì 31 dicembre 2013

Palline di cocco e cioccolato

Questa è una ricetta che faccio già da diversi anni. Nella ricetta originale il biscotto dovrebbe essere più grande e soprattutto, prima di essere cotto dovrebbe essere arrotolato nello zucchero a velo. Ma come ho già detto nella ricetta precedente, quindi ho tolto questo passaggio e tutto sommato il risultato è un bel biscottino delizioso che non ha niente da invidiare alla versione "originale" che ho fatto le prime volte.



Ingredienti:
- 3 uova
- 200 gr di zucchero a velo
- 250 gr di fiocchi di cocco
- 50 gr di cioccolato fondente grattugiato

Separare le uova e montare i tuorli con lo zucchero a velo, fino ad ottenere una schiuma densa.
Tostare lievemente i fiocchi di cocco in una padella antiaderente per qualche minuto senza farli prendere colore. Togliere dalla padella e lasciare raffreddare.
Mescolare il cioccolato con i fiocchi di cocco e amalgamare con i tuorli.

Sbattere gli albumi a neve ben ferma e incorporarli dolcemente nella massa.

Formare con le mani (bagnate con acqua fredda) piccole palline sui 2 cm di diametro e metterle sulla teglia coperta da cartaforno, tenetele ad una certa distanza le une dalle altre perché tendono a crescere un pochino durante la cottura.

Cuocere a 170 gradi per circa 10 minuti.

domenica 29 dicembre 2013

Spitzbuben


Questa è un'altra ricetta altoatesina, trovata nei miei giri su internet già diversi anni fa. Ieri sono andata nel sito dove l'avevo presa e... ora è diversa. Fa niente, questa mi piace da morire ed è molto apprezzata da chi ha assaggiato i miei biscotti, quindi io persevero con la mia ;-)

Ingredienti:
- 250 gr di burro
- 130 gr di zucchero a velo
- 1 bustina di vanillina
- 1 cucchiaio di rhum
- 3 tuorli d'uovo
- 400 gr di farina
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 2 cucchiai di latte
- marmellata di lamponi o albicocche per farcire

Mescolare energicamente il burro ammorbidito con lo zucchero a velo. Incorporare la vanillina e il rhum.
Unire mescolando i tuorli d'uovo, la farina (precedentemente miscelata con il lievito) ed impastare con l'aiuto del latte.

Far riposare l'impasto coperto in un luogo fresco per circa un'ora.

Stendere la pasta, ritagliarla con le formine (ogni biscotto sarà formato da 2 pezzi: la base e la parte superiore con "i buchi" da cui vedere la marmellata". A ciascuno la scelta se fare anelli, cuori, quadrati... io quest'anno avevo questa piccola formina a stelle e mi piaceva l'idea dei buchetti piccoli così. In effetti sono molto scenografici :-) ).

Cuocere i biscotti in forno a 180 gradi per 5-7 minuti.
Fate attenzione: devono rimanere bianchi e in forno ci mettono pochissimo a passare dal bianco al biscottato.

Un'altra attenzione che vi suggerisco di tenere è al biscotto appena sfornato: è fragilissimo, attendete qualche momento che si sia un po' raffreddato prima di toglierlo dalla placca. E anche in questo momento, manovratelo con cura. Non è un biscotto molto "robusto" e quando lo si manovra bisogna farlo con un po' di cautele.

Una volta raffreddati, spalmare le basi di marmellata ed unirli con quello che sarà la parte superiore.

La tradizione li vorrebbe tutti cosparsi di zucchero a velo. Io non lo faccio: non amo per niente i dolci cosparsi di zucchero a velo, ma per dovere di cronaca vi informo che i miei sono "parziali", mancando di questo ultimo tocco.

venerdì 27 dicembre 2013

Lebkuchen

E' appena passato Natale e come da qualche anno a questa parte, casa mia è invasa da biscotti!!
E' una mia personale tradizione iniziata qualche anno fa, cercando le ricette qui e lì, tra internet e i libri.
Ho sempre amato fare biscotti, ma per Natale la mia è diventata davvero una produzione incredibile. Ne faccio almeno 5 varietà diverse e poi regalo a tutti o quasi ;-)

Ecco la scatola che ieri ho portato da mia cognata per il pranzo:

 

I primi di cui vi propongo la ricetta sono i Lebkuchen, tipici biscotti di Natale di lingua tedesca. 
La ricetta l'ho trovata in tantissimi siti dell'Alto Adige e poi l'ho variata di pochissimo. Più che altro ho tolto qualche ingrediente che difficilmente ho in casa. Ma piacciono molto anche così, quindi... per quanto mi riguarda vanno bene ;-)


- 500 gr di farina di segale
- 1000 gr di farina di frumento tipo 0
- 600 gr di miele
- 400 gr di zucchero
- 3 uova
- 7 tuorli
- 400 gr di burro
- 40 gr di bicarbonato
- 25 gr di spezie per pan pepato


Mescolare tutti gli ingredienti e formare un impasto.
Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero tuttala notte.
Stendere la pasta, ritagliare le forme e mettere nella teglia ricoperta con la cartaforno.
Cuocere per circa12 minuti a 170 gradi.


La ricetta è molto corposa: vengono fuori un sacco un sacco di biscotti! Se volete provare a ridurla... io non mi ci sono mai messa, perchè non è di facile divisione...

Ma non basta cucinare i Lebkuchen... bisogna anche glassarli! Se no che gusto c'è?

La glassa è quella classica: chiara d'uovo e zucchero a velo. Le dosi non riesco a darvele, perchè io aggiungo zucchero e miscelo con un cucchiaio finché non valuto che la consistenza sia quella giusta: non deve colare, ma non deve neanche essere troppo dura, se no non scende più dalla sac à poche.

Quest'anno ho scoperto la penna per decorare della Tescoma ed è stato molto più pratico, perchè si maneggia meglio, mentre tenere in mano la sac à poche per fare le decorazioni è ben più scomodo.

Ovviamente, a piacimento, si può aggiungere il colorante a piacere. L'anno scorso feci tutti i biscotti colorati. Quest'anno bianchi, classici... :-)

mercoledì 18 dicembre 2013

Marmellata di arance (o limoni o...)

dall'anno scorso ho ripreso a fare le marmellate di arancia e limoni. era una mia "specialità" di moltissimi anni fa, poi avevo smesso... la ripresa è piaciuta così tanto l'anno scorso, che quest'anno mi ripeto e saranno il regalo di Natale per moltissimi amici e parenti (ecco, ora lo sapete :-D ).

Il procedimento è un po' lungo, ma vale la pena, sul serio!

Prima di tutto il rapporto frutta / zucchero: per la marmellata ai limoni è 800 grammi di zucchero per ogni chilo di frutta, per le arance ho fatto 700 grammi per chilo.
Quest'anno sto sperimentando anche la marmellata al pompelmo rosa (per la quale - se non ricordo male - dovrei aver messo 700 grammi di zucchero per chilo di frutta). Non l'ho ancora assaggiata, nessuno l'ha ancora assaggiata, quindi non posso darvi giudizi di sorta...

Prima di fare la marmellata bisogna "trattare" la frutta: per i limoni faccio un trattamento per tre giorni, per le arance (e i pompelmi) due giorni.

Si tratta di sforacchiare diffusamente la buccia dei frutti (senza arrivare alla polpa, bisogna solo perforare la superficie) con uno stecchino da spiedini e poi mettere a mollo in acqua fredda i frutti, acqua da cambiare 2 volte al giorno.
Questo procedimento serve per togliere dalla buccia gli olii essenziali che sono amari e rovinano il sapore delle marmellate.

Una volta finito il procedimento con l'acqua, bisogna tagliare la frutta a fettine, togliendo i semi e mettendo tutto in una pentola con lo zucchero.

Quest'anno ho sperimentato un metodo nuovo - di cui anche in questo caso devo ancora verificare il risultato - con la marmellata di limoni (mi è venuta in mente quando quella di arance era già fatta...): invece di tagliare a fettine i frutti, li ho tritati con il mixer. Per avere una marmellata più omogenea, questa è l'idea... vedremo se sarà gradita (speriamo!)

Come le marmellate "normali", far bollire a fuoco lento almeno un paio di ore.

L'anno scorso la marmellata di arance mi è venuta molto liquida... solo dopo più di un mese si è gelificata.
Quest'anno è ancora molto liquida. Non è ancora pasasto un mese, quindi magari...

Quella di limoni, invece, raffreddandosi si è gelificata subito, tanto che, avendo messo a raffreddare i barattoli a testa in giù, ancora oggi la parte di aria è nel fondo...

giovedì 5 dicembre 2013

Kinderpunsch

sono rientrata ieri da una meravigliosa vacanza tra Austria, Baviera e Alto Adige... un sacco di begli scorci, atmosfera natalizia, profumi e aromi... fantastica davvero!

e come ogni volta io torno anche con una personale scoperta culinaria e con la voglia di provare a riprodurla, o almeno di "copiare" l'abitudine.

ero già stata ai mercatini, ma non avevo mai bevuto il Kinderpunsch. io avevo sempre solo notato il Gluhwein, quello che da noi è il vin brulé... mai fatto caso che si pensasse anche a chi come me è astemia... una bella scoperta.

ogni stand o ogni mercatino ha la sua ricetta. tutte buone, ma qualcuna più coinvolgente delle altre.

appena avuta la possibilità, ho digitato "Kinderpunsch rezepte" su google per vedere un po' e ho trovato una marea di ricette...

così subito, neanche 24 ore dopo il mio rientro dal viaggio, ho deciso di provarci.

questo è il mio primo esperimento, limitato dal fatto che vivo sola e ho cercato di ridurre le dosi ad una quantità consumabile da sola... cosa non facile.

come dosaggio ho usato un bicchiere non molto capiente e i succhi di frutta che ho utilizzato sono tutti 100% solo frutta (che di zuccheri in sti giorni... ne ho assunti decisamente a sufficienza :P )

in un pentolino ho messo a bollire lentamente:
- un bicchiere di succo di uva
- un bicchiere di succo di arancia
- un bicchiere di succo di mela
- 1/2 mela biologica privata del torsolo e tagliata a pezzetti
- 1/2 arancia biologica tagliata a spicchi
(per entrambi i frutti ho tenuto la buccia)
- 2 chiodi di garofano
- qualche scheggia di stecca di cannella

ho coperto il pentolino e lasciato bollire un pochino, non troppo.
poi ho filtrato e bevuto.

il risultato è ottimo,  caldo, avvolgente, aromatico.
anche se penso che proverò a fare esperimenti anche con uno o due soli succhi... per vedere come mi piacerà al meglio la combinazione.

ho letto anche alcune ricette che aggiungono in pari dose al succo di frutta il the aromatizzato alla frutta... chissà, proverò anche così :-)

sabato 16 novembre 2013

Pasta Frolla alle mandorle


il primo fine settimana di novembre ho avuto qualche amica ospite a casa mia e il sabato siamo state raggiunte da altre amiche per una giornata all'insegna di qualche acquisto, ma soprattutto di tante chiacchiere tutte insieme, che sono la cosa che più ci piace fare, dopo tutto. specialmente se le chiacchiere sono fatte mentre si ricama a punto croce e se ci scappa pure una bella merenda ;-)

per l'occasione ho preparato dei biscotti a forma di zucca e gatto nero. le zucche non sono venute proprio arancioni come volevo io, piuttosto salmone... colpa dei coloranti liquidi che ho e devo finire che non mi fanno venire i colori come desidero io....

ma i biscotti erano buoni e così ho pensato di lasciare qui traccia della ricetta di pasta frolla con mandorle che ho usato.

ingredienti:

- 200 gr farina (io ho usato quella di kamut)
- 100 gr di farina di mandorle
- 200 gr di burro
- 100 gr di zucchero a velo
- 2 tuorli d'uovo
- una bustina di vanillina

Lavorare tutti gli ingredienti insieme quando il burro è ancora freddo (la pasta frolla vuole che si riscaldi il meno possibile il burro per essere lavorata meglio).
Quando l'impasto sarà liscio e omogeneo, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare un'ora in frigo.

Dopo il riposo è pronta per essere stesa e modellata.

lunedì 4 novembre 2013

Lasagne alla zucca

Sempre zucca, la regina di questa stagione che volge al freddo.

Non ho foto da mostrarvi, perché non sono capace di impiattare una fetta di lasagna in modo decente per essere fotografata.

Si tratta di un piatto semplicissimo, che contiene semplicemente lasagne, formaggio grattugiato, besciamella e - ovviamente - zucca!!!!

La zucca che secondo me va meglio per questo piatto è quella violina, che cuocio prima al vapore e poi passo al frullatore per averne una crema omogenea.

La besciamella deve essere molto molto densa, perché nonostante sia in purrea, la zucca tende a fare acqua e quindi meglio evitare ulteriori liquidi.

Nessun'altra indicazione: stratificate e passate in forno a cuocere... buon appetito :) :-P

mercoledì 30 ottobre 2013

Risotto alla zucca

Ottobre per me è il mese delle zucche! Mi piacciono da morire e mi diverto ad usarle in cucina.
I miei "pezzi forti" sono risotto e lasagne. Semplicissimi, zuccosissimi e molto apprezzati dalle amiche quando sono ospiti a casa mia.

Per fare il risotto uso questa zucca qui:
in più persone e in vari libri ho letto essere la migliore per i risotti ed in effetti con questa zucca non ne ho mai sbagliato uno.

Il mio è un risotto molto semplice.
Ingredienti:
- zucca 
- riso vialone nano (uso sempre questo per i risotti, mi piace il fatto che rimanga sempre un po' "al dente")
- scalogno
- brodo vegetale
- prezzemolo
- olio extravergine d'oliva
- burro

Faccio imbiondire un po' lo scalogno nell'olio extravergine d'oliva allungato con un po' di acqua (da molto tempo non faccio più veri soffritti, la digestione richiede questo ed altro...).
Aggiungo la zucca tagliata a dadini e la faccio cuocere finché comincia a sfarsi. Se serve, aggiungo un po' di brodo vegetale per evitare che si attacchi.

Poi verso il riso e lo porto a cottura aggiungendo il brodo come normalmente si fa con tutti i risotti.

Quando è cotto, manteco con un po' di burro.

Servo spolverando sul piatto un po' di prezzemolo tritato grossolanamente.

A me piace così tanto che non ci aggiungo neanche il formaggio grattugiato per assaporare al meglio il sapore di zucca e prezzemolo :-)



martedì 29 ottobre 2013

Linzertorte

La torta di Linz, o Linzertorte è una delle mie preferite e mi capita spesso di comprarne una fetta nelle pasticcerie tirolesi.

La mia ricetta è un adattamento di quella che ho trovato nel libro Dolci Dolomiti, ma immagino ne esistano varie versioni tutte più o meno simili.

Si tratta di una "crostata" con marmellata di frutti rossi e una pasta "frolla" con nocciole o mandorle macinate.


Ingredienti:
- 300 gr di burro
- 220 gr di zucchero
- 1 bustina di lievito in polvere (se usate la farina non integrale, forse può bastare mezza bustina)
- 1 bustina di vanillina
- 2 uova
- 2 cucchiai di rhum
- 300 gr di farina integrale (io ho usato quella di farro)
- 200 gr di nocciole macinate (in commercio trovo già la "farina")
- 100 gr di mandorle macinate (come sopra)

- marmellata di frutti rossi (la più tipica è quella di mirtilli rossi o di ribes rossi)

- un tuorlo d'uovo e 2 cucchiai di panna per la finitura
- mandorle in scaglie


Tagliare a dadini il burro freddo e lavorarlo con lo zucchero, il lievito setacciato, la vanillina, le uova, il rhum fino a che si otterrà una crema omogenea.
Impastare velocemente con la farina, le nocciole e le mandorle fino ad ottenere un impasto liscio.
Avvolgere l'impasto nella pellicola e farlo riposare in frigo 30 minuti.

Stendere in una teglia rotonda circa 2/3 dell'impasto sul fondo, precedentemente imburrato e infarinato.
Su questo cospargere con abbondante marmellata.
Con il resto dell'impasto formare dei cilindri allungati e disporli incrociandoli sulla superficie.
Disporre un rotolo più grosso attorno alla torta e premerlo bene sui bordi.

Mescolare il tuorlo d'uovo con la panna e spennellare il disegno in superficie.
Cospargere gli intestizi con le scaglie di mandorle.

Infornare a 170 gradi per circa 50 minuti.

La torta è più buona il giorno dopo e si conserva per diversi giorni.

domenica 27 ottobre 2013

Linguine alla briciola

ho dovuto per forza "arrendermi" e adattare la ricetta toscana a ciò che ho a disposizione in casa oggi... 

prima di tutto non ho i pici, tipica pasta lunga di Toscana e Umbria che adoro, ma che non trovo facilmente qui da me. so che si potrebbe anche fare in casa, ma il tempo è sempre quel che è... chissà, un giorno ci proverò...

poi oggi ho scoperto che il mio aglio era completamente vuoto... quindi ho dovuto sostituire anche quello... 

e non avevo nemmeno il pecorino... insomma, una mezza finta, la mia pasta alla briciola, ma è venuta buona comunque ;-)

il condimento "alla briciola" è un condimento povero, fatto per recuperare gli avanzi di pane che si hanno in casa.

gli ingredienti sono:
- pane grattugiato
- pecorino grattugiato
- olio extravergine d'oliva
- aglio (io ho messo scalogno)
- peperoncino se piace

mentre la pasta cuocere, far imbiondire in una padella con l'olio l'aglio (lo scalogno nel mio caso) schiacciato ben bene e spegnere appena è dorato bene.

quando la pasta è cotta, versarla nella padella e farla saltare nell'olio, intanto cospargerla di pane grattugiato.

servirla cosparsa con il pecorino.


lunedì 16 settembre 2013

Pisarei e faso




Piatto tipico piacentino. L’abbinamento cereali-legumi (farina-fagioli) lo rende un piatto completo e salutare e nella mia versione vegano (ometto il lardo pestato nel sugo che prevede la ricetta tradizionale). Dose per 4 persone affamate

Ingredienti per la pasta
300 gr di farina
300 gr di pangrattato
Sale
Latte di soia (volendo solo acqua)

Ingredienti per il condimento:
olio EVO
cipolla
fagioli borlotti (150 gr secchi/ 450 gr cotti a vapore)
salsa di pomodoro
sale
basilico fresco

Impastare bene la farina con il pangrattato precedentemente scottato in acqua bollente o latte caldo, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Staccate dei pezzetti di impasto che vanno assottigliate fino a dar loro la forma di biscette (“il biss”). Da queste biscette tagliate dei cilindretti non piu` lunghi di 1 cm. Schiacciateli con il pollice facendoli scorrere sull’assa di legno infarinata, acquisteranno una forma cava di gnocchetti.


Mentre i pisarei riposano prepariamo il condimento.
Soffriggere la cipolla con olio EVO, aggiungere i fagioli borlotti e fateli insaporire . Aggiungere la salsa di pomodoro e portare a cottura a fuoco lentissimo. Alla fine regolare di sale e aromatizzare con il basilico fresco.
Quando il sugo e` pronto cuocere i pisarei in acqua bollente salata finche` non vengono a galla. Scolarli e versarli nel sugo, cuocere ancora per qualche minuto per amalgamare i sapori.

Note:
La proporzione tra farina e pangrattato varia da ricetta a ricetta delle varie famiglie. Io faccio una proporzione 1:1 e mi trovo molto bene.
Si possono usare sia fagioli freschi (ottimi), secchi precedentemente ammollati o fagioli in scatola (non e` la mia versione preferita!). Per velocizzare si possono lessare i fagioli a parte nella pentola a pressione e poi aggiungerli al sugo terminando la cottura.
I gnocchetti si possono servire piu` asciutti o nella versione “basot” aggiungendo un po’ di acqua di cottura dei pisarei.

Buon appetito
Serena




martedì 3 settembre 2013

Torta di pesche e amaretti

Torta di pesche ed amaretti

Ingredienti
100 gr di farina
150 gr di zucchero
70 gr di mandorle
3 uova
100 gr di amaretti sbriciolati
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 kg di pesche

Pelare e tagliare a fettine le pesche.
Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi. Montate i primi con 100 gr di zucchero. Unire la farina setacciata con il lievito e gli amaretti. Montate a neve gli albumi con 1 pizzico di sale e uniteli delicatamente al composto. Versare il tutto in uno stampo foderato con carta da forno. Decorare la superficie con le pesche a fettine. Spolverizzare con le mandorle tritate grossolanamente con il restante zucchero.
Cuocere a 180 gradi per 45 minuti circa

Questa torta e` tratta da uno speciale di Cucina Moderna, il sapore dell’amaretto si sposa benissimo con le pesche. Fuori stagione e` possibile usare anche le pesche sciroppate (ho gia` verificato).

Buon Appetito
Serena

domenica 18 agosto 2013

Lievitino

Visto che mi viene chiesto, ho pensato di dedicare un solo post a come faccio io il lievitino.

Ovviamente non è una mia invenzione. Quando ho comprato la macchina del pane, diversi anni fa, ho fatto un vasto giro sul web e ho trovato diverse spiegazioni e alcuni ricettari che mi sono serviti per imparare la differenza tra le varie lievitazioni.

All'epoca avevo diversi problemi intestinali e meno cose lievitate mangiavo, meglio era, così l'idea di trovare soluzioni che mi permettessero di usare meno lievito erano le benvenute.

Alla fine ho scelto il lievitino per ragioni di comodità: la pasta madre deve essere lavorata ogni settimana e io vorrei fare un po' meno lavorazioni lievitate (mi piacciono, le divorerei subito e non è sempre sano e saggio), mentre il poolish, altra soluzione, richiede un'intera notte di lievitazione...troppo lungo.

Il lievitino permette di utilizzare circa un quarto di dose di lievito rispetto alle ricette tradizionali.

Io che di solito panifico con dosi di farina sui 500 grammi, uso un cucchiaino di lievito di birra. Ormai è la mia dose, mi ci trovo bene e non l'ho mai modificata.

Il lievitino si può fare per qualunque ricetta che richieda lievito di birra, basta attrezzarsi almeno 2 o 3 ore prima rispetto ai tempi della lievitazione indicata nella ricetta e non si devono aggiungere ingredienti, anzi, si riduce la quantità di lievito prevista.

Per prima cosa, si fa attivare il lievito di birra in 100 ml di acqua tiepida aggiungendo un dolcificante per aiutare l'attivazione. Io sono fissata con il miele, un cucchiaino, ma va bene anche lo zucchero, sia raffinato che di canna.
Trascorsa circa una quindicina di minuti, si lavora energicamente questo liquido con 100 grammi di farina.
Per questo passaggio io uso la macchina del pane, impostata nel programma per la pasta sfoglia (14 minuti): preferisco usare lei, perché ho notato che quando lo faccio a mano, spesso non sbatto bene e ci mette di più a lavorare (uno dei passaggi fondamentali per la lievitazione naturale è l'energia che ci si mette nel lavorare gli ingredienti, che permette di attivare i processi chimici. io che uso quasi sempre farine pesanti, come kamut e farro, nel farlo a mano non sono sufficientemente energica, così lascio alla macchina del pane il suo mestiere).

A questo punto il lievitino è fatto: bisogna lasciarlo lavorare fino a che non sarà raddoppiato di volume.
In estate può bastare anche un'ora, in inverno è possibile che ne servano pure 4...

Quando il lievitino è fatto, si aggiungono gli altri ingredienti.
IMPORTANTE: i 100 ml di acqua e i 100 gr di farina usati per fare il lievitino devono essere tolti dagli ingredienti che servono per la ricetta di partenza.
Quindi, se la ricetta prevede - ad esempio - 500 gr di farina, se ne aggiungeranno a questo punto 400, così lo stesso per l'acqua, se ne era prevista - diciamo - 300 ml, ora si aggiungeranno i rimanenti 200.

Non è difficile, basta solo programmarsi per tempo.

Il pane o la pizza risultante dal procedimento con il lievitino non ha niente da invidiare a quella fatta con la dose di lievito tradizionale. Anzi, risulterà più digeribile, perché ne viene usato di meno.

sabato 17 agosto 2013

Torta salata con fagiolini e patate

In questa estate mi capita di avere spesso disponibili i fagiolini, già belli puliti e cotti, perché i miei genitori li ricevono in regalo da degli amici.

E così per lo scorso fine settimana ho pensato di fare una torta salata, prendendo spunto da una che avevo visto in giro nel web, ma modificandola in base ai miei gusti.

A causa del pochissimo tempo a disposizione, gli ingredienti sono tutti acquistati già fatti
Ingredienti:
- un rotolo di pasta sfoglia (il mio era rettangolare e così ho usato una teglia rettangolare, ma ovviamente andrebbe benissimo anche tondo)
- fagiolini
- patate
- pesto
- besciamella
- formaggio grattuggiato

Le dosi le ho fatte davvero ad occhio, mano a mano che componevo il tutto.

Cuocere al vapore i fagiolini e una volta raffreddati, tagliarli più o meno sui due-tre centimetri di lunghezza.
Pulire le patate e tagliarle a cubetti abbastanza piccoli (attorno ad 1-2 cm di lato) e cuocerli al vapore per circa 5 minuti (così piccoli cuociono in fretta) e farli raffreddare.

In una ciotola mescolare i fagiolini con le patate, cospargerli con un po' di formaggio grattuggiato, aggiungere il pesto (la mia era una confezione di 250 gr di quello da banco frigo), continuando a mescolare per rendere omogeneo il composto.
Infine aggiungere besciamella a volontà (ho cercato di non metterne troppa, perché volevo si sentissero bene gli altri sapori ed usarla solo per legare insieme il tutto).

Stendere su una teglia con i bordi bassi la pasta sfoglia e riempirla con il composto in modo che non debordi fuori.
Cospargere il composto con un po' di formaggio grattugiato.
Ripiegare verso l'interno il bordo di pasta che eventualmente eccede il bordo della teglia.

Infornare a 200 gradi per circa 30 minuti, finché la pasta non è ben dorata.

Alle amiche è piaciuta, spero anche a voi :-)


venerdì 16 agosto 2013

Torta di caprino alle verdure

Adoro le torte salate! Questa torta che vi voglio proporre e` colorata, facile da preparare e sopratutto saporita e buonissima.
La base e` una brise` rivisitata, friabile ed il giorno dopo e` ancora fragrante.

Ingredienti pasta:
200 gr di farina bianca
90 gr di burro
1 uovo sbattuto
50 gr di parmigiano grattuggiato
sale

Ripieno:
300 gr di caprino
melanzane grigliate
peperoni grigliati e privati della pelle
pomodorini
olive nere
origano, sale
1 uovo ed un tuorlo
un po' di latte

Preparazione
Per la pasta: setacciate la farina con il sale. Incorporare il burro, il grana fino ad ottenere un composto granuloso, quindi aggiungere l'uovo leggermente sbattuto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Far riposare la pasta in frigorifero avvolta in pellicola trasparente per 30 minuti.
Rivestire uno stampo di 24 cm con carta da forno. Stendere la pasta ad uno spessore di 5 mm, rivestire lo stampo  gia` preparato e punzecchiare il fondo.
Per l'impasto: sbattere il caprino in una terrina con poco latte, sale ed origano; quindi incorporare le uova.
Stendere il composto di caprino sulla base preparata in precedenza.
Ricoprire con le verdure grigliate.

Infornare a 180 gradi per 25-30 minuti, finché la pasta non è dorata

mercoledì 7 agosto 2013

Dessert alle pesche

questa è una mia rivisitazione di una ricetta letta in un blog francese (se mi ritrovo il link, ve lo metterò in un commento). la ricetta francese era per me fuori portata perché alcuni ingredienti qui non li trovo proprio, così ho rimaneggiato il tutto e sicuramente il mio risultato non è altrettanto "presentabile" quanto lo era quello là, ma vi assicuro che è buonissimo.

Ingredienti:
- 6 pesche
- 20 amaretti
- 3-4 cucchiai di farina di mandorle
- mandorle tagliate a scaglie (la quantità varia dal vostro gusto, io ne metto... ehm... tantine)
- 3 cucchiai di miele
- gelato alla vaniglia

Se le pesche sono nettarine, si può scegliere di lasciare la buccia, altrimenti sbucciare i frutti e tagliarli a dadini. Distribuire la frutta così tagliata su una teglia in modo che il fondo sia ben coperto.

Tritare gli amaretti e mescolarli con la farina di mandorle e cospargere con questo composto secco la teglia di frutta.

In un tegamino sciogliere il miele a fiamma bassa ed aggiungere 3-4 cucchiai di acqua per avere uno sciroppo bello liquido da versare sopra alla teglia, cercando di distribuirlo il più uniformemente possibile (poi comunque sul fondo si uniformerà).

Cospargere la teglia di mandorle a scaglie.

Passare in forno a 180 per 10-15 minuti e poi altri 5 minuti con il grill.



Lasciare intiepidire e servire con qualche pallina di gelato alla vaniglia.


Vi assicuro che è un dolce rapidissimo, facilissimo e golosissimo!

lunedì 5 agosto 2013

Girelle al prosciutto cotto e scamorza dolce

io le ho fatte così, perché quando mi è venuta l'idea avevo questo in casa, ma le vedo bene anche con pomodoro, origano e mozzarella, o verdurine varie, oppure salame... in mille modi, insomma.


l'idea mi è venuta curiosando in giro in vari blog di cucina. non ho preso le ricette loro, ma ho semplicemente fatto un impasto di pane, l'ho steso e farcito con listarelle di scamorza dolce e fette di prosciutto cotto, poi ho arrotolato su se stesso l'impasto e tagliato delle "fette" sui due cm di spessore che poi ho steso a lievitare ancora un paio di ore sulla teglia con cui poi le ho cotte in forno.

l'impasto del pane l'ho fatto con il mio solito procedimento del lievitino:
- un cucciaino di lievito di birra
- 100 ml di acqua tiepida
- un cucchiaino di miele
- 100 gr di farina

in un bicchiere far attivare il lievito con l'acqua tiepida mescolandolo qualche momento con il miele e poi lasciandolo agire da solo una quindicina di minuti
poi, mescolare il lievito con la farina per ottenere un impasto molliccio semiliquido (dipende dalle farine: con alcune è meno molliccio che con altre). io uso la macchina del pane che lavora il lievitino per 15 minuti, ma un'energica lavorazione con un cucchiaio di legno dovrebbe ottenere lo stesso effetto.
lasciare riposare il lievitino qualche ora, fino a che non raddoppia di dimensioni (spesso io lo faccio prima di andare al lavoro e quando torno procedo con il seguito della ricetta di turno)

a questo punto - questa volta - ho aggiunto:
- 190 ml di acqua tiepida
- 400 gr di farina
- una mezza tazzina di olio di semi di girasole
e ho fatto lavorare la macchina del pane con il programma che non cuoce, ma lavora e scalda quanto basta per favorire la lievitazione.
quindi il pane è lievitato una prima volta.

poi ho proceduto a stendere l'impasto, farcirlo, arrotolarlo e tagliarlo come ho raccontato sopra e alle girelle ho fatto fare la seconda lievitazione.

sono venute molto buone e non esageratamente pesanti... sicuramente le rifarò!!!

domenica 4 agosto 2013

Zucchine tonde ripiene al tofu

Ho visto delle bellissime e freschissime zucchine rotonde ed ho deciso di preparare una delle mie ricette preferite: verdure ripiene al forno (si possono fare anche peperoni e cipolle).
E' una ricetta Vegan e molto leggera. Le zucchine si possono congelare e sono un ottimo salvacena quando non si sa cosa mangiare.

Ingredienti per 4 persone:
8 piccole zucchine rotonde
250 gr di tofu
1 piccolo porro
1 carota
4 cucchiai di pangrattato
lievito alimentare in scaglie
olio EVO
sale pepe e timo
mezzo bicchiere di vino bianco

Tagliate a meta' le zucchine e svuotatele con uno scavino.
Mettete a soffriggere in una padella con 2-3 cucchiai di olio la polpa delle zucchine, la carota a rondelle ed il porro a fettine.
Riunite nel frullatore il tofu a pezzetti, le verdure stufate, il pangrattato ed il lievito. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Farcite le zucchine con il composto ottenuto, quindi disponetele in una teglia, conditele con un filo di olio ed il vino bianco. Cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti circa. I tempi di cottura variano in base alle dimensioni delle zucchine.
Ottime anche a temperatura ambiente, accompagnate da pomodori ed insalata.
Buon appetito
Serena

venerdì 19 luglio 2013

Torta alle albicocche

La ricetta l'ho trovata in questo blog qui qualche settimana fa (il suo è un plumcake) e mi ispirava molto provarla. Non sono una che usa il forno in estate, anzi, gli anni scorsi usavo pure poco i fornelli. Quest'anno un po' perché c'è stato meno caldo, un po' chissà per quale ragione, cucino più spesso e ieri finalmente mi sono decisa ad usare pure il forno!

Tanto per cambiare in casa non avevo gli ingredienti esatti richiesti dalla ricetta, così la mia è leggermente differente, ma il risultato mi è piaciuto comunque. Ho usato farine miste per il mio gusto personale di mischiare e cercare di usare il meno possibile la farina di grano classica.
E poi ho sostituito lo yogurt con il formaggio quark.

Anche il mio doveva essere un plumcake, ma la forma in silicone ha il difetto di allargarsi con la lievitazione... vi sembra un plumcake questo???


Il risultato è una torta deliziosa, morbidissima, che unisce il sapore leggermente acidulo di quark e albicocche al dolce sempre delle albicocche e dello zucchero. Deliziosa.

Ecco la ricetta nella mia versione rimaneggiata.
Ingredienti:

- 400 gr di albicocche senza nocciolo e tagliate a tocchetti
- 200 gr di farina integrale di farro
- 100 gr di farina di grano tenero
- 3 uova
- 110 gr di margarina
- 150 gr di zucchero
- 125 gr di formaggio quark
- una bustina di lievito per dolci

Mescolare in una ciotola le farine, lo zucchero e il lievito, tenendone da parte 2 o 3 cucchiai.

Lavorare il burro per ammorbidirlo e sbatterlo insieme alle uova, poi aggiungere il quark ed infine, un cucchiaio alla volta versare gli ingredienti secchi mescolati precedentemente.

Infarinare le albicocche con i cucchiai di ingredienti secchi tenuti da parte precedentemente ed incorporarle nel composto.

Versare il composto così ottenuto in una forma per torte (o plumcake) precedentemente imburrata.

Cuocere in forno preriscaldato per 40 minuti a 180 gradi e poi altri 15 minuti a 170.

Ecco la mia colazione di questa mattina, che ne dite? A me è piaciuta molto!


martedì 9 luglio 2013

Peperoni Ripieni


Ed ecco i peperoni ripieni. Non è una gran foto, mi rendo conto. Il peperone si è sfatto perché cotto domenica e riscaldato ieri...
E poi li ho riempiti tantissimissimo, perché ho esagerato un po' nel fare il ripieno (ci avrei potuto riempire benissimo 4 peperoni, ma ne avevo 3...).

Il ripieno non è tanto diverso da quello delle zucchine di ieri. Anzi, in partenza è lo stesso: macinato bovino, cipolla tritata e pancetta dolce.
Ho aggiunto tanto riso.

La mia ricetta originale, quella di famiglia, non vuole la pancetta, ma l'avevo messa per le zucchine e ho fatto una sola fatica ;.)
E la ricetta originale vuole tanto ma tanto curry nel ripieno!

E' il caso di non riempire eccessivamente i peperoni, perché il riso cresce... 

Mettere i peperoni in una pentola con il bordo più alto dei peperoni stessi e fare si che rimangano dritti in piedi.
Riempire la pentola di brodo di verdure fino a coprire i peperoni.
Cuocere in base al tempo di cottura del riso.

Io adoro questa ricetta ed era un sacco di tempo che non la facevo. Ieri me la sono goduta tantissimo :-)

lunedì 8 luglio 2013

zucchine ripiene

Finalmente ho provato a fare le zucchine tonde ripiene. è un po' che volevo farli, ma ho rimandato fino a ieri.

E ieri avevo anche voglia di fare i peperoni ripieni,  così ho giocato su due ripieni simili.

Le zucchine le ho tagliate a 2 terzi circa dell'altezza e le ho scavate con un cucchiaio togliendo la parte con i semi.

Il ripieno l'ho fatto con macinato di bovino, cipolla tritata e pancetta dolce. Non ho aggiunto sale o altre spezie, perché quando metto la pancetta non sento il bisogno di sale.

Ho riempito le mie zucchine e le ho messe in un tegame con un filo d'olio sul fondo e le ho fatte cucinare finché non mi sembravano pronte (sono negata per tenere il tempo!). 
Non ho avuto bisogno di aggiungere acqua o altro, perché le zucchine stesse hanno tirato fuori l'acqua necessaria.

Eccole qui:

A me sono piaciute :-)

domenica 30 giugno 2013

Lassi alla pesca

il nome è un po' altisonante, ma non è niente di speciale. un'idea che mi è venuta sfogliando l'edizione estiva di una rivista di cucina.

con il caldo le bevande fresche sono l'ideale, no? beh, questa è un po' bevanda, ma anche qualcosa di più.

in India lo yogurt si beve: il lassi. e io ho fatto qualcosa di molto simile.

nel frullatore ho tagliato 3 piccole pesche noci lasciando anche la buccia e poi ho fatto frullare tutto finché non è diventata una pappina bella gonfia.
a questo punto ho aggiunto 3 bei cucchiai colmi di yogurt bianco e ho fatto frullare ancora un po', così si è montato un pochino.

ecco il risultato, la mia merenda di oggi: buonissima!

lunedì 17 giugno 2013

E' arrivato il caldo

E' arrivato il caldo, all'improvviso..  poca voglia di cucinare? Ebbene sì, quindi per pranzo mi sono preparata una freschissima e velocissima insalata di cous cous a "crudo". Mi spiego meglio:



Ingredienti per una porzione

80 gr di cous cous del tipo precotto
1 pomodoro medio maturo
metà peperone giallo
cipolla
zucchine grigliate (4 fette)
melanzane grigliate (2 fette)
olio, limone, sale
erbe aromatiche (nel mio caso timo e origano, perfetto anche il basilico)

In una grande ciotola tagliare il pomodoro, il peperone, le zucchine e le melanzane grigliate a dadini. Allo stesso modo affettare finemente la cipolla. Condire con sale, olio e limone e le erbe aromatiche  e lasciare che le verdure rilascino un po' di acqua di vegetazione. A questo punto aggiungere il cous cous a crudo e mescolare bene. Il piatto deve essere preparato il giorno prima, in questo modo il cous cous si cuoce (si gonfia) assorbendo l'acqua di vegetazione rilasciata dalle verdure ed i sapori si amalgamano perfettamente.

Logicamente si possono cambiare le verdure a proprio piacimento, il pomodoro lo consiglio in ogni caso. Benissimo anche cetrioli, cipolla, pomodori e menta.

Rinfrescante, leggero; perfetto per un pranzo all'aperto.

Serena


mercoledì 22 maggio 2013

Biscotti ai fiocchi

La foto è sempre lei, questa è la ricetta n. 2 dei 3 tipi di biscotti che ho fatto domenica scorsa :-)

Questa volta vi metto qui la ricetta di biscotti meno in vista nella fotografia: quelli in alto a destra.
E' una ricetta che si trova nel mio ricettario da un sacco di tempo, forse da prima che io navigassi nel web, quindi almeno 15-16 anni...

Si tratta di biscotti molto sani e poco calorici, ovviamente non sono "golosissimi" ma a me piacciono per colazione o da masticare durante la giornata.

Ingredienti:
- 200 gr di fiocchi di cereali (di solito quelli d'avena, ma spesso anche di altri tipi che trovo facilmente nei negozi di prodotti biologici. questa volta ho sostituito questo ingrediente e l'uvetta con 250 gr di muesli misto tra fiocchi d'avena e tanti tipi di frutta secca o disidratata)
- 100 gr di farina
- due mele (io per rapidità baro: prendo 2 confezioni di purrea di mela...)
- 50 gr di uvetta
- 50 gr di semi di sesamo
- 4 cucchiai di zucchero
- latte

Mettere in una ciotola i fiocchi e l'uvetta e ricoprirli di latte e lasciarli rinvenire per qualche ora.
Pulire e tritare a pappina le mele.
Scolare i fiocchi e unirli con gli altri ingredienti per creare un impasto morbido ma non liquido.

Con il cucchiaio formare dei mucchietti su una teglia da forno imburrata.

Cuocere a 175 gradi per 15-20 minuti.

martedì 21 maggio 2013

Pizza al radicchio

E' da un po' che devo raccontarvi di questa pizza.

Nel week-end di metà aprile in cui sono stata in Piemonte sono tornata a casa con questa idea per una pizza diversa dal solito e buonissima che avevo mangiato in uno dei ristoranti in cui siamo state in quei giorni.

Non sto a raccontarvi l'impasto: io cambio quasi ogni volta scegliendo tra le farine che ho in casa al momento e la dose di olio è sempre ad occhio. Poi raramente salo l'impasto, perché mi piace che sia la farcitura a dare gusto.

Ecco la farcitura:
- un velo di passato di pomodoro
- gorgonzola dolce a tocchetti sparpagliati per la pizza
- formaggio filante (sparpagliato a sua volta, ovviamente)

E via in forno!
Poi, una volta finita la cottura ho aggiunto:
- noci spezzettate grossolanamente
- radicchio tagliato sottile sottile

Una delizia, davvero!!!

lunedì 20 maggio 2013

Biscotti al semolino

Domenica ho biscottificato! 3 tipi diversi di biscotti.
Ero convinta di avervi già raccontato uno di questi e invece scorrendo il blog all'indietro, ho scoperto di non averli mai postati... così vedrò di farlo in questi giorni. Una ricetta alla volta ve li racconto tutti e 3.

quelli più chiari, i tondi sulla destra, sono al semolino.

Ingredienti:
- 150 gr di farina
- 50 gr di semolino
- 125 gr di burro
- 70 gr di zucchero

Lavorare lo zucchero con il burro finché non diventa una crema. Aggiungere le farine e lavorare fino a che non sarà un impasto liscio.
Stendere la pasta formando una sfoglia di 5 mm di spessore, ritagliare i biscotti e stenderli in una teglia.

Cuocere a 190 gradi per 15 minuti.

sabato 18 maggio 2013

Risotto ai carciofi e...

Questa più che una ricetta è un'idea che mi è venuta ieri sera su due piedi mentre organizzavo la mia cena.
Giorni fa ho cucinato i carciofini che mi sono arrivati con la cassettina della frutta e verdura bio, pulendoli, tagliando in 4 i carciofini e tenendo i gambi di una lunghezza di 5 cm più o meno.
Li ho cotti solo con un po' d'acqua a cui ho aggiunto a fine cottura prezzemolo e aglio tritati insieme.

Ieri sera ho pensato di trasformare questi carciofini in un risotto, anche perché ho diverse scorte di riso da smaltire (sono in fase riorganizzazione dispensa e ho scoperto scorte varie a cui dare fondo).

Ho messo i carciofini sul fuoco e ho preparato un brodo con il granulato (quando si decidono le cose in fretta si fa con quel che si ha in casa) metà di brodo di pollo e metà verdure. E così ho iniziato a fare il mio risotto.
Per la verità alla fine è risultato un po' troppo "all'onda", nel senso che il brodo era decisamente troppo all'ultima versata...
Ma prima di mantecare mi è venuta un'ideuzza. e se....

Così ci ho versato dentro 50 gr di pinoli, ho mescolato ancora un attimo e poi ho mantecato con un po' di burro.

Il risultato è questo:
La foto non è speciale, d'altronde mica avevo intenzione di farne un servizio... doveva essere la mia semplice cena del venerdì sera...
Ma vi assicuro che il risotto è risultato fantastico.
Anche se più lungo per via del troppo brodo, non aveva perso in sapore, tutto dei carciofi e i pinoli ci stanno una meraviglia là in mezzo!!

Così ho pensato di raccontarvelo anche qui sul blog, un modo anche per non dimenticarmelo io stessa!

venerdì 17 maggio 2013

Torta di ricotta e menta



Capita che il mio balcone in questa stagione sia molto rigoglioso: ancora non è arrivato il grande caldo e ancora ho tempo per innaffiare con una discreta regolarità.
E così la produzione di menta, in tre vasi che nonostante le mie incurie estive ad ogni primavera si ripresentano vivi e vegeti con tante piantine, in questi giorni era notevole. Però se non la si tiene tagliata, poi deperisce presto e non ne fai quasi più niente con l'andare della stagione.
Mercoledì ne ho approfittato, forbici alla mano ho tagliato tutta la mia menta, poi ho messo da parte le foglioline buttando via gli steli e ho preparato questa bella torta di ricotta e menta che mi sono inventata più o meno 5 anni fa (e che a suo tempo pubblicai sul mio sitarello quando ancora lo tenevo aggiornato...)

Altro non è che una rielaborazione della torta di ricotta da tradizione e che ho pubblicato qualche tempo fa anche qui.

Ingredienti:
- 250 gr di ricotta
- 250 gr di zucchero
- 300 gr di farina
- 3 uova
- una bustina di lievito per dolci
- foglie di menta (la prima volta ne usai 50 gr, questa volta circa 75. personalmente dipende dalla produzione casalinga, si avrà più o meno aroma di menta aumentandone la quantità)

Mondare le foglie di menta togliendole dagli steli e sciacquarle in acqua.
Lavorare lo zucchero e le uova sbattendole a lungo fino a creare una bella crema omogenea.
Tritare la menta nel tritatutto (io verso la fine aggiungo un cucchiaio di ricotta per amalgamare e tritare tutto meglio).
Aggiungere alle uova e zucchero la ricotta e poi la menta, infine incorporare la farina setacciata con il lievito.

Versare il composto in una teglia e cuocere a 180 gradi per 30 minuti (comunque la regola dello stecchino vi dirà sempre quando è il momento di spegnere)

giovedì 16 maggio 2013

Torta ai fiocchi di cereali e pere




Una torta particolare, senza l'uso di alimenti di origine animali e di zucchero.
Ricetta tratta dal libro "Curarsi con la cucina etica" (Ed. Sonda)

Ingredienti:
250 gr di fiocchi di cereali misti
750 mL di succo di mela (senza zuccheri aggiunti)
2 grosse pere dolci e mature
5 gherigli di noci
2 cucchiai di cacao amaro
sale

Portare ad ebollizione il succo di mela con un pizzico di sale, quindi togliere dal fuoco ed aggiungere i fiocchi di cereali. Mescolare e lasciar raffreddare fino al completo assorbimento del succo.
Nel frattempo pulire le pere e tagliarle a pezzetti. Tritare grossolanamente i gherigli di noci.
Mescolare ai fiocchi le pere, le noci ed i cacao.
Versare in uno stampo e cuocere per 40 minuti circa a 180°C

Una volta fredda la torta è ben compatta e si taglia facilmente, il giorno dopo per me è ancora più buona!

Ho provato una versione alternativa con mele e pinoli, ed è altrettanto squisita.

I dolci di questo tipo al momento possono sembrare poco dolci e poco invitanti, però vi garantisco che è solo questione di abitudine. Un peccato di gola senza troppi rimorsi!

Serena

lunedì 6 maggio 2013

Strudel ai semi di papavero

Per fare questo strudel ho utilizzato la pasta lievitata leggera i cui vi ho parlato in questo post qui.

Rispetto alla ricetta che ho seguito ho apportato un paio di modifiche: una per necessità e una per errore di lettura.
Ve le indico tra parentesi negli ingredienti. Vi assicuro che è venuta così bene comunque, che oggi ripeto la ricetta nuovamente con le mie variazioni!!!

Ecco gli ingredienti per il ripieno:
- 80 gr di semi di papavero
- 80 gr di briciole di pan di Spagna (io non lo avevo in casa e ho usato biscotti al burro)
- 150 ml di latte bollente
- 80 gr di zucchero o miele
- 2 cucchiai di rhum
- 20 gr di uvetta (io ne ho messi 80... rileggendo il peso dei semi!)

- un uovo per spennellare

Stendere la pasta lievitata, distribuirvi sopra la farcitura e arrotolarla non troppo  strettamente.

Spennellare lo strudel con un uovo sbattuto, far riposare per 20 minuti e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 35 minuti.

N.B. domenica l'ho rifatto con alcune varianti dovute a scelte e dimenticanze, come sempre!
Intanto ho usato 300 gr. di farina di farro integrale, 100 gr di farina "normale" e 100 gr di farina di riso
Poi invece di 2 tuorli ci ho messo un uovo intero (in questo periodo non saprei come riutilizzare gli albumi)
Infine nel ripieno dello strudel ci ho messo più biscotti del solito per finire quelli che avevo in casa e ho dimenticato completamente lo zucchero!
Il risultato ovviamente non è stato spettacolare come il primo strudel fatto quest'anno, che sembrava davvero di pasticceria, ma comunque ho una colazione molto buona, gustosa anche se non eccessivamente dolce e magari un po' più sana vista la dimenticanza che è caduta sullo zucchero ;-)

martedì 23 aprile 2013

Patate e verza

 
 
Eh si, lo so, siamo in primavera e questo è un piatto invernale! Ma sarà il clima che proprio congeniale non è, o sarà che continuano ad arrivarmi verze in casa... io non mi arrendo e spessissimo mi preparo questa bella padellata di patate e verza!
 
La prima volta ho assaggiato questo piatto in Toscana, dove è tipico. Non ho mai cercato una ricetta "ufficiale", mi sono creata la mia cambiandola di volta in volta fino ad arrivare a quello che per me è l'ideale.
Poi ogni tanto mi invento variazioni sul tema, come il buttarci dentro a fine cottura un po' di caciotta per avere un piatto unico filante... o il metterci o non metterci un po' di pancetta dolce (nella foto qui sopra c'è).
 
Io lo preparo così:
Faccio imbiondire con un po' di acqua e olio (il mio finto soffritto) un paio di scalogni tagliati a rondelline sottili sottili.
Poi aggiungo le patate tagliate a cubetti di poco più di un cm di lato e faccio cuocere finché le patate non cominciano a minacciare di attaccarsi in modo irreparabile alla padella (molto professionale come spiegazione, no?).
Se ci metto la pancetta dolce, la verso in padella a questo punto della cottura.
A questo punto aggiungo la verza tagliata a fettine grossolane e con lei ci metto anche un pochino di acqua perché non si attacchi tutto subito.
Aggiungo anche qualche foglia di salvia, metto il coperchio e lascio cuocere bene la verza.
Quando è ben cotta, tolgo il coperchio e faccio asciugare il tutto.
 
L'ideale sarebbe che le patate si sfaldassero completamente diventando quasi una purrea e che il tutto si attaccasse un pochino per creare quella bella crosticina dorata tanto buona.
 
Se ci metto formaggio o pancetta, non salo per niente. Se no dipende: non amo molto salare i miei piatti, ma ovviamente questa è una questione di gusti e abitudini (per non parlare delle indicazioni del medico).
Quindi non escludo che chi volesse provare a rifare il mio piatto a casa propria, non decida che il tutto abbia bisogno di sale e magari anche pepe!


giovedì 18 aprile 2013

Pasta lievitata leggera

Questa è una ricetta base, di quelle che si possono usare come partenza per tanti dolci.

Ho deciso di pubblicarla in un post tutto suo, così, quando mi capiterà di raccontarvi una ricetta in cui ho usato questo tipo di pasta, potrò citarvelo con facilità.

Ne conosco anche altre versioni, questa è semplicemente l'ultima che ho usato in ordine di tempo...

Tutto sommato, secondo me, sarebbe buona anche una pagnotta fatta semplicemente con questa ricetta e magari spennellata di zucchero e latte prima di metterla in forno a cuocere...

Ingredienti:
- una bustina di lievito di birra secco
- 1 cucchiaino di zucchero
- 250  ml di latte tiepido (con questa quantità di latte, io devo aumentare la dose di farina: sotto indico esattamente la quantità di farina riportata nella ricetta, ma io sicuramente ne ho aggiunto un altro etto, quindi, magari, potreste partire con meno latte)
- 500 gr di farina
- 50 gr di burro
- 80 gr di zucchero
- 2 tuorli d'uovo
- 1 bustina di zucchero vanigliato (io ci ho messo mezza busta di zucchero a velo vanigliato di quelle del pandoro natalizio, non avendo altro a disposizione in casa)
- 2 cucchiai di rhum

N. B. tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente, ove non diversamente specificato (tipo il latte che deve essere tiepido)

Preparare prima di tutto la biga: sciogliere il cucchiaino di zucchero e il lievito nel latte e lasciare agire per un quarto d'ora, avendo cura di tenere la ciotola in un ambiente riparato e non freddo.

Unire farina, burro fuso, zucchero, tuorli, zucchero vanigliato e rhum alla biga e lavorare finché l'impasto non si stacca ben bene dai bordi della ciotola. Io - come detto in precedenza - mi sono trovata un impasto alquanto bagnato, così ho dovuto aggiungere farina, ma vi assicuro che il risultato finale non ne ha risentito per niente.

Avvolgere la ciotola in un telo e mettere in un angolo riparato a lievitare per almeno 20 minuti.

A questo punto, la pasta è pronta per essere utilizzata: servirà una seconda lievitazione prima di infornare, come sempre con gli impasti che contengono lievito.


mercoledì 17 aprile 2013

Bistecche ai... corn flakes!


Questa è un'idea che ho trovato un paio di mesi fa sulla rivista di cucina Alice.
E' molto semplice e l'ho adottata subito come valido modo per fare un secondo diverso dal solito senza tanti impazzimenti e con il giusto apporto di calorie, tra l'altro.

La cosa difficile per me è stata trovare i corn flakes che non contenessero zucchero.
Si, perché qui si tratta di impanare una bistecca (io di solito vado di manzo o suino, con osso, tagliata un po' spessa (minimo un centimetro) con i corn flakes e ovviamente lo zucchero non è un ingrediente richiesto per un secondo salato, almeno non per me!
Alla fine ho trovato ciò che cercavo al supermecato biologico e anche lì ho dovuto leggermi ben bene gli ingredienti prima di trovare il mio prodotto!

Ingredienti:
- fette di carne tagliate grosse, almeno un centimetro (io di solito scelgo quelle con anche un po' di osso)
- senape di Digione
- corn flakes
- burro (se si vuole, il più delle volte me lo dimentico e non ne sento la mancanza...)

Cospargere le fette di carne con abbondante senape di Digione su entrambi i lati e lasciare riposare almeno un'ora in frigo.
Passata l'ora, impanare le fette nei corn flakes (sbriciolati malamente con le mani).
Disporre le fette così impanate in una teglia da forno imburrata (io ci metto sotto la carta forno e mi risparmio il burro) e aggiungere sopra le fette qualche ricciolo di burro.

Cuocere a forno ben caldo (180 gradi) per mezzora. Dopo il primo quarto d'ora suggerisco di rigirarle, perché i corn flakes tendono ad ammollarsi nella parte a contatto con la teglia.

Niente sale, niente altre spezie: la senape è già ben bastante ad insaporire la carne.

martedì 16 aprile 2013

Frollini al cioccolato e angelica

E' da novembre che devo cucinare questi biscotti, da quando, cioè, in Alsazia ho trovato l'angelica candita.
In uno dei miei libri di dolci e biscotti avevo letto di questo ingrediente e avevo stabilito che non potendo procurarmelo... non avrei mai fatto la ricetta in questione.
Quando al supermercato del paesino alsaziano mi sono imbattuta in questa scatolina di angelica candita ho esclamato "mia!! mi serve per una ricetta!!!".

E dopo tanti tentennamenti, ieri finalmente l'ho fatta!

I biscotti sono ottimi e lo sarebbero anche senza l'angelica candita, oppure con un altro tipo di candito, quindi, se vi va di provare una ricetta di ottimi biscotti, prendete pure nota, togliete l'angelica (a meno che non vogliate accompagnarmi a comprarla di nuovo in Alsazia ;-) ) e provate anche voi...

Ingredienti:
- 300 gr di farina bianca
- 60 gr di cioccolato fondente
- 125 gr di burro
- 200 gr di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 2 cucchiai di latte
- 1 uovo
- angelica candita (o altri canditi)

Fondere il cioccolato a bagnomaria.
Lavorare burro e zucchero velocemente fino ad ottenerne una crema.
Unire vanillina, latte, uovo e infine la farina e il cioccolato.

Creare i biscotti con la sparabiscotti usando la trafila che preferite (in mancanza del mitico strumento "sparabiscotti", si possono benissimo formare delle palline con le mani e schiacciarle sulle teglie da forno.
Al centro di ogni biscotto porre un pezzetto di candito.

Cuocere a 180 gradi per 8-10 minuti.

Una volta tolta la teglia dal forno, attendere qualche minuto prima di togliere i biscotti: da caldi sono fragilissimi.

lunedì 15 aprile 2013

Carbonara VEG

Ricetta ispirata da Alessandro Borghese!  Non è un cuoco VEG e si capisce da quanto ama cucinare la carne, però ogni tanto accontenta anche i vegetariani/vegani. Facevo già la carbonara veg, però l'idea di sostituire il guanciale con il wusterl affumicato di soia mi è piaciuta.

Ingredienti per 2 persone:

150 gr di linguine integrali
2 zucchine
2 wusterl affumicati di soia
panna di soia
sale, pepe e curcuma
aglio
olio EVO

Scaldare in una padella 2 cucchiai di olio EVO e uno spicchio di aglio. Rosolare le zucchine tagliate a bastoncino per qualche minuto (mi piacciono ancora croccantine), aggiungere a fine cottura i wusterl tagliati a dadini e rosolare un minuto, salare e pepare. Mescolare mezza confezione di panna di soia con un cucchiaino di curcuma.
Cuocere le linguine al dente, scolarle e "legarle" in padella con le zucchine, wusterl e la panna di soia.
Impiattare e pepare (mi piace il pepe, ed ho la tendenza ad abusarne un pochino...)
Un piatto colorato e saporito, e buono soprattutto!





Buon appetito Serena

mercoledì 10 aprile 2013

Zuppa-vellutata ai borlotti con salsina di olive

Ho provato questa zuppa perché cercavo un buon impiego per i fagioli borlotti che aspettavano da un po' di tempo di essere usati.
Il procedimento è lunghetto (per una abituata a zuppe ben più rapide), ma il risultato è decisamente eccezionale e merita di essere condiviso.

Ingredienti:
- 350 gr di fagioli secchi
- 1 cucchiaio di olio di oliva
- 1 grosso porro (se ne usa solo la parte bianca)
- 3 spicchi d'aglio
- 2 gambi di sedano
- 2 carote piccole
- 1 finocchio piccolo
- 8 tazze d'acqua
- un pizzico di timo (la ricetta lo richiede essicato, ma io ho trovato quello fresco e così ho usato quest'ultimo)
- una presa di maggiorana essicata
- sale

per la salsa:
- 1 spicchio d'aglio
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 250 gr di olive verdi
- 5 cucchiai di olio d'oliva

Pulire accuratamente i fagioli, coprirli con acqua fredda e lasciarli in immersione per 6 ore o meglio una notte intera. Scolarli, metterli in una casseruola con tanta acqua fredda da coprirli e farli cuocere per 10 minuti da quando iniziano a bollire.
Scolarli e sciacquarli con cura.

Scaldare l'olio in una casseruola a fuoco moderato, unirvi la cipolla e il porro tritati finemente, coprire e far soffriggere per 3-4 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungere l'aglio, il sedano, le carote e il finochio tritati finemente e continuare la cottura per 2 minuti.

Unire l'acqua, i fagioli e le erbe aromatiche.
Quando inizia a bollire, abbassare la fiamma e cuocere per un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.

Nel frattempo preparare la salsa di olive: tritare insieme il prezzemolo, le olive scolate e l'aglio, aggiungendo di tanto in tanto un cucchiaio di olio per amalgamare bene.

Lasciare intiepidire la zuppa, quindi passarla al frullatore (io ho fatto il tutto con il minipimer in immersione, ma avevo preventivamente passato con il passaverdure i fagioli).

Insaporire di sale e scaldare il passato così ottenuto.
Servire nelle terrine, aggiungendo un cucchiaio abbondante di salsa di olive in ogni piatto.

martedì 9 aprile 2013

Torta al cioccolato

Ecco la seconda torta fatta per Pasqua. E' una ricetta che faccio già da diversi anni, quindi stracollaudata!

Ingredienti:
- 300 gr di cioccolato fondente (possibilmente 70%)
- 150 gr di burro
- 150 gr di zucchero
- 6 uova
- 3 cucchiai di farina

Fondere a bagnomaria il cioccolato e il burro e poi lasciare intiepidire.

Dividere i rossi dagli albumi e montare i secondi a neve ben ferma.

Sbattere velocemente i rossi con lo zucchero, aggiungervi il cioccolato fuso e amalgamare bene.

Incorporare i tuorli montati a neve un poco alla volta, in tre puntate, alternando ogni volta un cucchiaio di farina. Svolgere questa operazione mescolando lentamente dal basso verso l'alto.

Versare il composto in una tortiera di 26 cm di diametro precedentemente imburrata.

Cuocere a 180 gradi per 25 minuti.
Controllare la cottura con ilclassico stecchino. Il cuore della torta deve rimanere morbido ed umido.

lunedì 8 aprile 2013

Focaccia alle verdure

250 gr di farina 00
250 gr di farina di avena integrale
lievito di birra (mezzo panetto)
olio extravergine di oliva
sale, zucchero
origano
3-4  zucchine piccole e sode
2-3 pomodori rotondi

Mescolare i due tipi di farina. Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e 2 cucchiaini di zucchero (lasciare attivare per qualche minuto).
Impastare il mix di  farina, 1 cucchiaio di olio , 2 cucchiaini di sale, il lievito sciolto e acqua quanto basta (per comodità e velocità ho usato la macchina del pane). Far lievitare per 2 ore circa, l'impasto deve raddoppiare di volume.
Una volta lievitato stendere la pasta su carta da forno leggermente unta, volevo una focaccia bassa e croccante quindi ne ho fatte ben 2 teglie da forno.
Tagliare a rondelle sottili le zucchine e i pomodori a fettine. Distribuire le verdure sulla focaccia, condire con olio sale e origano. Cuocere in forno statico a 180°C circa per 20-25 minuti. I tempi di cottura dipendono sempre dal tipo di forno.

Premetto che le zucchine e i pomodori erano buonissimi, arrivano dal Sud Italia e con i loro colori e sapori anticipano questa primavera che tarda ad arrivare.
Buon appetito
Serena


domenica 7 aprile 2013

Cous cous o bulghur alle verdure


Di solito faccio il cous-cous, perché sinceramente lo preferisco al bulghur. E forse è proprio per questo che in dispensa ho trovato un sacchetto di bulghur stradatato e così stavolta... ho usato questo ;-)

La procedura è un bel po' lunga, per via della cottura al vapore del tutto. Di solito ne faccio delle belle quantità, così poi ne mangio durante la settimana.

Ingredienti:
- couscous (o bulghur)
- carote
- sedano
- cipolla
- semi di cumino
- semi di sesamo

Tagliare a dadini piccoli tutte le verdure.
Nel tegame della cottura a vapore stendere un tovagliolo o uno strofinaccio di cotone o lino. 
Fare un primo strato di couscous, cospargerlo di semi di cumino, versarci tutte le verdure ed infine il rimanente couscous con altri semi di cumino.
Riportare gli angoli del tovagliolo dentro alla pentola e coprirla con un coperchio.

Cucinare almeno un'ora e mezza: ogni mezzora togliere dal fuoco, aprire, mescolare il tutto, ricoprire e rimettere sul fuoco.
L'esatto tempo di cottura non lo conosco, perché cambio spesso tipo di couscous (al kamut, di grano, al farro...) e così di volta in volta cambia il tempo di cottura. Io assaggio per capire se è il momento di interrompere.

Prima di servirlo in tavola, cospargere di olio di oliva e di semi di sesamo tostati un attimo in un padellino antiaderente.

Questa ricetta mi è stata passata da un'amica ai tempi dell'università. Lei l'aveva elaborata in chiave vegetariana dalla ricetta che aveva imparato in famiglia, di origine siciliana.

Ho provato a congelarlo così preparato, ma una volta scongelato non è il massimo... 

venerdì 5 aprile 2013

Torta al formaggio alsaziana

Questa ricetta me la sono portata a casa dall'Alsazia in novembre e mi piace così tanto, perché non è eccessivamente dolce, che l'ho già fatta numerose volte.
In Alsazia l'ingrediente principale è il Bibeleskaes, tipico formaggio bianco della zona che vendono nei più disparati formati: nel supermercato si passava da confezioncine di 2 etti fino a bidoncini da diversi chili... evidentemente agli alsaziani piace averne buone scorte in casa.
Io ovviamente il Bibeleskaes l'ho avuto a disposizione solo la prima volta, essendomelo portato a casa con la ricetta.
Successivamente ho sostituito questo formaggio con ricotta o quark. Ma penso che anche la robiola sarebbe molto adatta.
Alcune volte ci ho anche aggiunto l'uvetta. E penso che sarebbe ottima con scaglie di mandorle, ma ancora devo sperimentarla...

L'ultima volta l'ho preparata per Pasqua, come si vede dalla foto, no? Non ci ho messo né limone, né vaniglia. Una versione molto semplice, ma è piaciuta tanto.

Ingredienti:
- un rotolo di pasta brisé (si, avendo poco tempo, vado con quella già pronta, ma da qualche parte ho una ricetta velocissima di pasta brisé... quando la ritrovo, la condividerò)
- 500 gr di formaggio fresco bianco  
- 4 uova
- 100 gr di zucchero
- 50 gr di fecola
- 70 gr di farina
- 25 cl di latte
- buccia di limone grattata
- vaniglia


Rivestire una tortiera con la pasta brisè: l'importante è che il bordo della tortiera (che deve essere ricoperto dalla pasta) sia alto almeno 4 cm.
Lavorare il formaggio con 4 tuorli, aggiungere poi lo zucchero, il latte, la fecola, la farina, la buccia di limone grattata e la vaniglia.
Incorporare al composto i 4 albumi montanti a neve ben ferma.

Versare il composto nella teglia.

Infornare a 180 gradi per circa 30 minuti.